Questo sistema starebbe creando depressione ed un vera psicosi per chi si ritrova a non essere più seguito come nel passato.
...infatti per decidere cosa mostrare nella sezione Notizie terrà conto dei post sui quali ci soffermiamo più a lungo.
Ansha Yu e Sami Tas, due ingegneri informatici che lavorano per Facebook, hanno dichiarato che l'algoritmo terrà conto del tempo in cui gli utenti si soffermno a guardare un certo contenuto, smettendo di scorrere verso il basso la pagina. In questo modo, scrivono Yu e Tas, «potremmo essere in grado, di posizionare post simili a quello [su cui un utente si è soffermato] più in alto di prima, nella sezione Notizie».
L’algoritmo con cui Facebook decide cosa mostrare e quale rilevanza assegnare a certi contenuti è da anni oggetto di preoccupate discussioni sulla sua efficacia e la sua enorme capacità di influenzare la percezione riguardo cosa ci appare nella sezione Notizie. Secondo alcuni, però, è anche il motivo dell’enorme successo di Facebook rispetto agli altri social network: Timothy Lee ha scritto su Vox che Facebook è l’ideale per persone «il cui lavoro non prevede stare davanti a un computer, e che accedono online solo saltuariamente. A loro interessa maggiormente vedere quali sono i contenuti più importanti, piuttosto che i più recenti [come invece fa Twitter]. E infatti l’algoritmo di Facebook fa in modo che ciascun utente veda le foto del matrimonio o gli annunci importanti dei propri amici».
La modifica dell’algoritmo è legata all’assunto, esplicitato da Yu e Tas, secondo cui «solo perché un contenuto non è stato commentato o apprezzato, non vuol dire che non sia stato significativo per alcuni utenti». Yu e Tas hanno spiegato inoltre che la modifica dell’algoritmo è stata implementata dopo una specie di sondaggio effettuato fra gli utenti di Facebook. I due sviluppatori hanno spiegato che grazie ai loro studi hanno programmato l’algoritmo in modo che non prenda in considerazione delle unità di tempo assolute per capire quali post hanno successo o meno: «mentre alcuni utenti passano dieci secondi su un post perché lo apprezzano molto, altri lo fanno semplicemente perché hanno una connessione lenta», oppure perché hanno delle abitudini di lettura particolari. Per questo, l’algoritmo sarà calibrato sulle abitudini personali degli utenti, e raccoglierà i dati dei tempi di lettura di ciascun utente di modo da capire quali sono le sue abitudini. In questo modo, secondo Facebook, ci saranno più possibilità di mostrare nella sezione Notize cose simili a quelle che in passato hanno attirato la sua attenzione. La modifica dell’algoritmo è già iniziata e proseguirà nelle prossime settimane. Secondo i due ingegneri non dovrebbe causare «cambiamenti significativi» nella visibilità delle singole pagine.
Ansha Yu e Sami Tas, due ingegneri informatici che lavorano per Facebook, hanno dichiarato che l'algoritmo terrà conto del tempo in cui gli utenti si soffermno a guardare un certo contenuto, smettendo di scorrere verso il basso la pagina. In questo modo, scrivono Yu e Tas, «potremmo essere in grado, di posizionare post simili a quello [su cui un utente si è soffermato] più in alto di prima, nella sezione Notizie».
L’algoritmo con cui Facebook decide cosa mostrare e quale rilevanza assegnare a certi contenuti è da anni oggetto di preoccupate discussioni sulla sua efficacia e la sua enorme capacità di influenzare la percezione riguardo cosa ci appare nella sezione Notizie. Secondo alcuni, però, è anche il motivo dell’enorme successo di Facebook rispetto agli altri social network: Timothy Lee ha scritto su Vox che Facebook è l’ideale per persone «il cui lavoro non prevede stare davanti a un computer, e che accedono online solo saltuariamente. A loro interessa maggiormente vedere quali sono i contenuti più importanti, piuttosto che i più recenti [come invece fa Twitter]. E infatti l’algoritmo di Facebook fa in modo che ciascun utente veda le foto del matrimonio o gli annunci importanti dei propri amici».
La modifica dell’algoritmo è legata all’assunto, esplicitato da Yu e Tas, secondo cui «solo perché un contenuto non è stato commentato o apprezzato, non vuol dire che non sia stato significativo per alcuni utenti». Yu e Tas hanno spiegato inoltre che la modifica dell’algoritmo è stata implementata dopo una specie di sondaggio effettuato fra gli utenti di Facebook. I due sviluppatori hanno spiegato che grazie ai loro studi hanno programmato l’algoritmo in modo che non prenda in considerazione delle unità di tempo assolute per capire quali post hanno successo o meno: «mentre alcuni utenti passano dieci secondi su un post perché lo apprezzano molto, altri lo fanno semplicemente perché hanno una connessione lenta», oppure perché hanno delle abitudini di lettura particolari. Per questo, l’algoritmo sarà calibrato sulle abitudini personali degli utenti, e raccoglierà i dati dei tempi di lettura di ciascun utente di modo da capire quali sono le sue abitudini. In questo modo, secondo Facebook, ci saranno più possibilità di mostrare nella sezione Notize cose simili a quelle che in passato hanno attirato la sua attenzione. La modifica dell’algoritmo è già iniziata e proseguirà nelle prossime settimane. Secondo i due ingegneri non dovrebbe causare «cambiamenti significativi» nella visibilità delle singole pagine.
Questo sistema starebbe creando depressione ed un vera psicosi per chi "a differenza degli adolescenti (dai 14 ai 18) i quali si scambiano centinaia di like al giorno" si ritrova a non essere più seguito come nel passato.
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