Un altro asteroide ha sfiorato la Terra
Si chiama 2016 QA2: è l’asteroide che domenica scorsa è passato vicinissimo al nostro pianeta, a meno di 88mila chilometri di distanza
88mila chilometri, meno di un quarto della distanza che ci separa dalla Luna. Il passaggio dell’asteroide 2016 QA2, avvenuto domenica mattina (3:24 ora italiana), è stato davvero ravvicinato, ma fortunatamente senza alcuna conseguenza per il nostro pianeta. Nonostante la sua vicinanza, l’asteroide, le cui dimensioni sono stimate tra 18 e 57 metri, era stato scoperto solo poche ore prima: a individuarlo sono stati gli astronomi dell’osservatorio Sonear in Brasile. L’avvistamento, come spiega l’Istituto nazionale di astrofisica, è stato successivamente confermato dagli appassionati del Gruppo astrofili Montelupo, guidati da Maura Tombelli.
Come è possibile che un oggetto così grande (giusto per fare un confronto, il meteorite che colpì la cittadina russa di Chelyabinsknel febbraio 2013 aveva dimensioni di circa 15 metri) sia sfuggito allo sguardo degli astronomi? Uno dei motivi potrebbe essere il fatto che 2016 QA2 ha un’orbita altamente ellittica, il cui tracciato si trova prevalentemente nelle regioni planetarie attorno aMercurio, Venere e Marte. Un’altra ragione, paventata da Popular Mechanics, è leggermente più inquietante: “Non ci sono abbastanza persone alla ricerca di asteroidi potenzialmente pericolosi. Nonostante il Congresso americano, recentemente, abbia dato alla Nasa il compito di trovare il 90% degli asteroidi delle dimensioni di 100 metri o più entro il 2020, l’agenzia spaziale è ben lontana dall’obiettivo”. I finanziamenti per la ricerca in questo senso sono ancora troppo bassi, e la maggior parte dei telescopi preposti al compito è ancora inattivo – e lo sarà per gli anni a venire.
Dal canto suo, comunque, la Nasa non se ne sta certo con le mani in mano: a gennaio scorso l’agenzia spaziale statunitense ha infatti presentato il Planetary Defense Coordination Office, un programma per rilevare con largo anticipo asteroidi potenzialmente pericolosi, i cosiddetti Near-Earth Objects (Neo). Finora, sono stati scoperti circa 14mila Neo, il 95% dei quali dopo il 1998, anno di inizio dei monitoraggi. Ogni anno, ne vengono rilevati più o meno altri 1.500. Peccato che 2016 QA non sia stato tra questi.
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